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La casa degli italiani tra vecchie abitudini e nuove tendenze
Quali sono gli elementi che stanno guidando gli investimenti per la casa e le scelte d’acquisto sull’arredamento?

Cosa rappresenta per te la tua casa? 

Nell’Osservatorio “Casa e arredamento” (aprile 2022) realizzato in collaborazione con BVA-Doxa, Compass lo ha chiesto direttamente agli italiani, intervistando un campione rappresentativo  tra i 18 e i 70 anniper capire qual è il senso di questo spazio e il valore che riesce ad assumere nella mente e nel cuore delle persone.

Le risposte offrono un quadro chiaro: la casa non è soltanto un luogo in cui vivere
Solo il 30% degli italiani vede la propria abitazione semplicemente come il luogo in cui risiedere o soggiornare. La maggioranza si divide tra il concepire la casa come un luogo personale, confortevole, in cui dare spazio alla propria intimità, alle relazioni e agli affetti -e un rifugio dal mondo esterno che custodisce ricordi, abitudini e passioni. La casa è anche sacrificio, è un obiettivo, uno step da raggiungere come espressione della propria responsabilità, crescita e affidabilità. Insomma, cambia finalità d’uso e si trasforma nell’immaginario degli italiani sulla spinta di abitudini che mutano nel tempo e che dettano, a loro volta, le tendenze del futuro. È sufficiente pensare a come il ricorso allo smart working, che ha portato a passare molto più tempo tra le mura di casa, stia già modificando in modo notevole la concezione degli spazi domestici.

Il nuovo modo di pensare la casa fa anche venire voglia di ripensare gli interni, ristrutturare o comprare un immobile. Sulla base delle nuove esigenze, gli spazi vanno riorganizzati, ottimizzati, conquistati. 
Secondo il sondaggio di Compass, il 70% degli italiani ha almeno un progetto che vorrebbe sviluppare per la casa entro l’anno e naturalmente una decisione di questo tipo non viene presa “alla leggera”. Comporta dei costi da sostenere, che possono anche essere ingenti. Le spese per realizzare i propri progetti legati alla casa saranno affrontate dalla maggior parte degli italiani attingendo ai propri risparmi (60%) o tramite un prestito o mutuo (43%). Gli under30, che potrebbero avere meno risparmi da parte, prendono in considerazione anche il supporto economico di familiari, amici o genitori (22%)

 

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Una tipica soluzione win-win che consente di modernizzare la casa e, al tempo stesso, recuperare nel tempo parte del denaro o credito investito, sono gli interventi di efficientamento energetico. Lavori di questo genere hanno il vantaggio di rispondere in una sola volta a due desideri molto sentiti dagli italiani: l’avere una casa più ecosostenibile (32%) e con costi di mantenimento più bassi (31%). Senza dimenticare l’esistenza di agevolazioni fiscali come il Superbonus 110%, che possono offrire il decisivo incentivo e sostegno economico. Ecco perché gli italiani pensano sempre di più a riqualificare la propria abitazione sotto il profilo energetico: dall’Osservatorio emerge infatti come il 39% di essi è intenzionato intraprendere lavori per migliorare l’efficienza energetica. Inoltre, una maggiore sostenibilità (e compressione dei costi) della casa è ottenuta anche attraverso piccoli gesti, che hanno però impatti significativi anche per l’ambiente. Negli ultimi 2 anni oltre la metà degli intervistati ha sostituito l’illuminazione domestica con lampadine LED (53% delle citazioni) o acquistato elettrodomestici a basso consumo (47%). 

 

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 Per gli under30, invece, la casa ideale non è solo ecosostenibile, ma anche più grande, moderna e tecnologica. Una tendenza in ascesa riguardante la casa che sembra essere spinta proprio dalla fascia di popolazione più giovane è difatti l’evoluzione degli spazi abitativi in ambienti “smart”, connessi e intelligenti, grazie all’utilizzo crescente della tecnologia. Il merito è gran parte della domotica, disciplina che studia le tecnologie che migliorano la qualità della vita nella casa e più in generale negli edifici. Non è un caso che, sempre stando all’Osservatorio di Compass, siano proprio in maggioranza gli under30 (65%) ad affermare di possedere già dotazioni domotiche nella propria abitazione, mentre il 22% vorrebbe dotare la casa di dispositivi domotici di nuova generazione. In particolare, in questi ultimi anni hanno avuto un notevole sviluppo gli smart speaker (assistenti vocali) per la casa: oggi il 29% degli italiani ne possiede almeno uno. Un dato che sorprende se lo si confronta a tre anni fa, quando erano solo l’8%.

La casa è quindi lo specchio dell’evoluzione, del cambiamento dettato dalla società, dalla cultura e dalle relazioni sociali, dalle novità tecnologiche e informatiche. È lo specchio della personalità degli italiani, che da sempre danno valore e vivono a pieno gli spazi abitativi, ma soprattutto è lo specchio di ognuno di noi, che ne fa un’espressione di sé stesso.
 

 

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